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Quale acqua scegliere per i bambini?

L’acqua è un elemento essenziale per la vita, e lo è ancora di più per i bambini, che hanno un metabolismo più rapido degli adulti ed una maggiore necessità di introdurre nell’organismo i minerali necessari al loro sviluppo.

Per questo motivo, è importante scegliere l’acqua giusta per i propri figli, siano essi neonati o bambini, in modo da garantire loro un’idratazione ottimale ed un corretto apporto di minerali.

Ecco allora di seguito quali sono le caratteristiche dell’acqua ideale per i bambini, e quali sono le diverse tipologie di acqua in commercio.

Caratteristiche dell’acqua per bambini

L’acqua ideale per i bambini deve avere le seguenti caratteristiche:

  • Bassa concentrazione di sali minerali. I bambini, infatti, ricevono già un apporto sufficiente di sali minerali dal latte materno o artificiale.
  • Bassa concentrazione di nitrati. I nitrati in eccesso possono essere dannosi per la salute dei bambini, soprattutto se in tenera età.
  • Assenza di cloro. Il cloro può avere un sapore sgradevole e può essere irritante per le mucose, meglio evitare l’acqua particolarmente ricca di cloro.

Acque minimamente mineralizzate e oligominerali

Le acque minimamente mineralizzate sono quelle con residuo fisso inferiore a 50 mg/l. Il residuo fisso è la quantità di sali minerali disciolti nell’acqua.

Queste acque sono le più adatte per i bambini, in particolare per i neonati e i bambini piccoli, che hanno un intestino ancora immaturo.

Al supermercato queste bottiglie sono facilmente riconoscibili perché spesso presentano l’immagine di un neonato, proprio ad indicare che si tratta di un’acqua particolarmente adatta ai più piccoli.

Le acque oligominerali sono invece quelle con residuo fisso compreso tra 50 e 500 mg/l. Queste acque sono adatte per i bambini dai 6 mesi in su, che hanno un intestino più maturo.

Acque minerali e acque ricche di sali minerali

Le acque minerali sono quelle con residuo fisso compreso tra 500 e 1500 mg/l.

Queste acque sono adatte per gli adulti, ma non sono consigliate per i bambini, in quanto il loro residuo fisso è troppo elevato.

Le acque ricche di sali minerali sono quelle con residuo fisso superiore a 1500 mg/l. Queste acque non sono adatte per i bambini, in quanto il loro residuo fisso è eccessivo.

Acqua del rubinetto

L’acqua del rubinetto è spesso una buona scelta per i bambini, in quanto è solitamente sicura e controllata.

Tuttavia, è importante controllare periodicamente la qualità dell’acqua del rubinetto e, se necessario, filtrarla per rimuovere eventuali sostanze inquinanti.

Se bevi l’acqua del rubinetto e questa ha un forte odore di cloro, esistono depuratori acqua in grado di rimuovere il cloro in eccesso.

Consigli generali per la scelta dell’acqua giusta

In generale, è importante leggere l’etichetta dell’acqua prima di acquistarla. L’etichetta deve riportare le informazioni relative alla composizione dell’acqua, in particolare il residuo fisso e la concentrazione di nitrati.

Se si acquista acqua in bottiglia è importante conservare le casse d’acqua in un ambiente in cui non arrivino in maniera diretta i raggi del sole.

Se si utilizza acqua del rubinetto, è importante conservarla in bottiglie di vetro o di plastica atossica.

Suggerimenti aggiuntivi per i genitori di neonati e bambini

Parlate con il vostro pediatra per avere maggiori informazioni sull’acqua più adatta per i vostri figli, lui potrà consigliarvi quella migliore da scegliere.

Fate provare ai vostri figli diverse tipologie di acqua per trovare quella che preferiscono e che bevono più volentieri. Incoraggiate infine i vostri figli a bere molta acqua ogni giorno, soprattutto durante l’estate.

Conclusione

La scelta dell’acqua per i bambini è importante, ma non deve essere un cruccio.

Basta seguire le indicazioni del pediatra o comunque far installare un depuratore in casa o comprare l’acqua minerale in bottiglia per avere la certezza di aver fatto la scelta giusta.

Quanto si risparmia sostituendo un tubo neon con uno led?

Per tantissimi anni, i tubi fluorescenti sono stati una delle fonti di luce più utilizzate nelle nostre abitazioni, negli uffici e nei negozi.

Notoriamente però, questi sono inefficienti dal punto di vista energetico, e consumano fino a otto volte di più di una lampadina LED equivalente.

Sostituire i tubi fluorescenti con sistemi di illuminaizone a LED è quindi un ottimo modo per risparmiare energia elettrica e dunque denaro, per questo tante persone hanno già provveduto a fare questo tipo di miglioramento in casa o presso attività commerciali di ogni tipo.

Sostituire progressivamente i vecchi sistesmi di illuminazione con gli equivalenti a LED rappresenta certamente un buon investimento a lungo termine, e per questo ci apprestiamo ad evidenziare quale potrebbe essere il potenziale risparmio energetico raggiungibile sostituendo i vecchi tubi neon con quelli nuovi a LED.

Offriremo inoltre anche alcuni consigli utili per aiutare nella scelta dei LED giusti per le necessità individuali.

LED e risparmio energetico

I LED sono una tecnologia di illuminazione a semiconduttore che produce luce emettendo elettroni da una regione di materiale semiconduttore.

Essi sono molto più efficienti dal punto di vista energetico rispetto ai sistemi di illuminazione tradizionali come le lampadine a incandescenza, i tubi con gas Argon e le lampade fluorescenti.

In particolare, i neon LED consumano circa il 70% in meno di energia rispetto ai tubi fluorescenti.

Ciò significa che, sostituendo un tubo fluorescente con uno a LED, è possibile risparmiare diverse centinaia di euro all’anno sulla bolletta energetica.

Un investimento a lungo termine

I LED hanno un costo iniziale superiore rispetto ad esempio ai tubi fluorescenti. Tuttavia, il risparmio energetico che si ottiene compensa rapidamente questo costo, consentendo di ammortizzare velocemente la cifra.

Inoltre, i LED durano molto più a lungo dei tubi fluorescenti. In media, un LED dura circa 25.000 ore, mentre un tubo fluorescente dura circa 10.000 ore. Ciò significa che, una volta installati, i LED non avranno necessità di essere sostituiti per parecchi anni.

Come scegliere i LED giusti

Quando si pensa quale LED acquistare, è importante considerare i seguenti fattori:

  • Luminosità: I LED sono disponibili in una grande varietà di livelli di luminosità, che sulla confezione è espressa in lumen. È consigliabile lo scegliere una lampadina o neon con una luminosità adeguata per illuminare l’area desiderata.
  • Colore della luce: I LED sono disponibili in una grande varietà di colori. È possibile optare per una lampadina o un neon con il colore della luce desiderato.
  • Dimensioni: I LED sono disponibili in una buona varietà di dimensioni. È importante scegliere una lampadina che abbia le dimensioni compatibili con il lampadario o plafoniera esistente.
  • Certificazioni: I LED devono essere conformi alle normative di sicurezza dell’Unione Europea. È importante per questo scegliere una lampadina che abbia le certificazioni previste dalla legge.

Conclusione

Sostituire i vecchi tubi fluorescenti con quelli nuovi a LED è un ottimo modo per risparmiare energia elettrica e dunque denaro.

I LED sono infatti molto più efficienti dal punto di vista energetico rispetto ai tubi fluorescenti e durano molto più a lungo, il che li rende ideali non solo nell’immediato ma anche a lungo termine.

D.Lgs. 81/2008 e lavori in quota

Il Testo Unico Sicurezza sul Lavoro, noto anche come D.Lgs. 81/2008, inquadra i lavori in quota equiparandoli del tutto ad un tipo di attività che va ad esporre i lavoratori a potenziale rischio di caduta dall’alto verso un piano stabile.

Da notare che per “piano stabile” si intende una superficie che non può essere in alcun modo alterata per effetto di una caduta, per questo da considerare come piano stabile e parliamo dunque di un pavimento o terreno.

In particolar modo è stata individuato come livello massimo oltre il quale bisogna adottare le misure di sicurezza necessarie la quota di 2 metri.

Di seguito vediamo allora cosa prevede la normativa in caso di lavori in quota e quali sono i dispositivi di protezione individuale di base.

Cosa prevede la normativa relativa ai lavori in quota?

Il D.Lgs. 81/2008 ben conosce le esigenze di cantiere per le quali spesso è necessario lavorare a diversi metri di altezza. Per questo motivo, quando un determinato tipo di lavoro non può essere svolto in un luogo più sicuro, è necessario adoperare tutte quelle attrezzature che consentono agli operai di poter lavorare in sicurezza anche in quota, tenendo conto di quanto segue:

  1. Le misure di protezione collettiva hanno la priorità rispetto quelle di protezione individuale.
  2. È necessario adoperare le attrezzature di sicurezza di lavoro che siano proporzionate alle tipologie di lavoro in quota che ci si appresta ad effettuare, così da garantire maggiore libertà di movimento e minori rischi.
  3. Bisogna inoltre pianificare le modalità di accesso per i lavori da svolgere in quota in base alla durata del lavoro, dell’altezza e della frequenza di circolazione.

Appare dunque evidente che lo scopo di tali disposizioni sia quello di consentire in maniera adeguata l’individuazione dei giusti dispositivi di sicurezza in relazione ai tipi di rischi ai quali i lavoratori vengono esposti.

La formazione dei Lavoratori sulla sicurezza

Sempre secondo il D.Lgs. 81/2008, il datore di lavoro è tenuto a formare periodicamente i suoi dipendenti in merito quelli che sono i rischi cui essi sono sottoposti durante le proprie mansioni, nonché tutte le misure di sicurezza che essi hanno a disposizione e che possono adottare per ridurre al minimo il numero di possibili incidenti.

I lavoratori devono inoltre essere ben istruiti su quelle che sono le attrezzature di lavoro a loro disposizione e come queste possono essere adoperate per garantirne la sicurezza in ogni momento.

È importante che tale formazione non preveda semplicemente una parte teorica ma anche una pratica, così che i lavoratori possano già acquisire una certa manualità con quelli che saranno i rischi che andranno realmente ad affrontare sul lavoro e gli strumenti che consentono loro di poter lavorare in tutta sicurezza.

I dispositivi di protezione individuale

Per quel che riguarda i dispositivi di protezione individuale, il D.Lgs. 81/2008 richiede esplicitamente che, nel caso in cui non siano già state adottate delle soluzioni di protezione collettiva, vengano adoperati dei sistemi di protezione specifici ed a norma, come segue:

  • Dispositivi di ancoraggio
  • Assorbitori di energia
  • Dispositivi retrattili
  • Linea vita sul tetto
  • Imbracature
  • Corde

Questi sono soltanto alcuni tra i dispositivi di protezione individuale che devono essere adottati in cantiere.

Adottare tali soluzioni significa mettere gli operai in condizione di lavorare in massima sicurezza e dunque poter svolgere le quotidiane attività di lavoro senza alcun tipo di timore o patema d’animo, anche nel caso in cui debba verificarsi un errore.

Ricordiamo infine che la mancata applicazione di tali misure di sicurezza previste dal D.Lgs. 81/2008 comporta per il datore di lavoro una pena detentiva che parte da 3 mesi e una ammenda che va da 2.500€ in poi.

Perché far installare un depuratore d’acqua?

L’acqua potabile è un bene indispensabile e chiaramente una risorsa di cui tutti abbiamo bisogno nel corso bella giornata. In particolar modo quella destinata ad uso alimentare, ovvero quella che beviamo o che adoperiamo per la preparazione dei cibi, deve essere pura e libera da eventuali sostanze nocive o pericolose.

Ciò non sempre è vero, nel senso che la qualità dell’acqua che arriva al rubinetto di casa è influenzata da fattori quali calcare in eccesso, o altri elementi che possono rendere l’acqua più o meno dura e conferirle un sapore meno gradevole. La qualità dell’acqua che beviamo è importante soprattutto in presenza di calcoli renali, per i quali è necessario andare a bere un acqua che sia più leggera per evitare la loro formazione.

Vantaggi e svantaggi di un depuratore d’acqua

I vantaggi per i quali decidiamo di acquistare un depuratore d’acqua domestico non sono legati soltanto alla qualità dell’acqua, il che di per sé è già un buon motivo per adottare questo utile dispositivo, ma ce ne sono tanti altri che hanno un aspetto pratico e di convenienza economica non indifferente.

Pensiamo ad esempio alla fatica che facciamo ogni giorno per trasportare fino a casa le pesanti bottiglie dal supermercato. Ogni cassa d’acqua pesa in media una decina di kg, il che non è un peso indifferente. Consideriamo poi lo sforzo del doverle salire fino a casa e trasportarle fino al punto esatto del nostro appartamento in cui la conserviamo di solito.

Oltre alla fatica fisica c’è anche un aspetto chiaramente economico: un litro d’acqua minerale al supermercato costa in media 0,15€, mentre l’acqua che esce dal rubinetto a un costo medio per litro di 0,0015€.

C’è dunque una grande differenza in termini economici, e facendo i calcoli per quel che riguarda l’approvvigionamento annuale di acqua per consumi alimentari è facile scoprire che in questa maniera il risparmio può superare le €500 annue.

Ci sono anche degli svantaggi nel far installare in casa un depuratore d’acqua? Se vogliamo provare ad individuare uno svantaggio dell’adottare in casa un depuratore per l’acqua, questo potrebbe essere il costo iniziale, sebbene oggi anche il miglior depuratore acqua può essere acquistato con delle comode rate mensili che lo rendono facilmente accessibile a tutti.

Quale depuratore scegliere per casa?

In base alla qualità dell’acqua che attualmente arriva presso il rubinetto di casa è possibile scegliere il depuratore giusto. Al momento in commercio ne esistono di 4 tipi:

  • Depuratori ad osmosi inversa
  • Addolcitori
  • Filtri al carbone attivo
  • Sistemi di microfiltrazione

I depuratori a osmosi inversa sono i più utilizzati in casa. Essi presentano una membrana semipermeabile che ha la capacità di eliminare dall’acqua gli elementi presenti in eccesso e tra questi il sodio e i vari nitrati.

Gli addolcitori vengono invece preferiti laddove vi è una eccessiva presenza di calcare nell’acqua.

Essi hanno infatti il compito di diminuire la durezza dell’acqua e aggiungere del sodio. Fanno ciò tramite un particolare processo chimico che prevede uno scambio ionico.

I filtri al carbone attivo invece rappresentano un sistema in grado di rimuovere eventuali sostanze nocive come ad esempio il cloro. Questi filtri possono essere montati direttamente sul rubinetto e per questo richiedono meno tempo per l’installazione.

I sistemi di microfiltrazione sono dei filtri che hanno la capacità di rimuovere dall’acqua tutte le parti solide mediante una particolare membrana.

In breve

Dunque adesso disponi di tutte le informazioni per scegliere con cura il nuovo depuratore da acquistare per casa. Abbiamo capito che ci sono dei fattori legati alla praticità e alla convenienza economica, oltre ad innegabili benefici che riguardano la nostra salute. Ecco perché sempre più famiglie decidono di far installare un depuratore d’acqua in casa.

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Come proteggere casa: consigli utili

Quella di proteggere casa dai tentativi di intrusione da parte di malintenzionati è una necessità di tutti noi, per rassicurare i nostri familiari e anche i nostri beni più preziosi.

Tuttavia delle volte possiamo avere maggior paura che i ladri possono entrare in casa, soprattutto quando abitiamo ai piani più bassi o quando nel nostro quartiere sempre più spesso si verificano episodi di questo tipo.

Per tale motivo è davvero importante sentirsi al sicuro all’interno della propria abitazione ed evitare che chiunque possa turbare la quiete della famiglia.

Porte robuste e sistema di videosorveglianza

Sicuramente un buon primo passo è quello di adoperare delle porte e finestre che siano solide e di qualità. Ricorda tra l’altro di mettere sempre il blocco della porta nel corso della notte e di chiudere bene finestre e serrande soprattutto se vivi ai piani più bassi.

Un altro tipo di deterrente potrebbe essere quello installare delle telecamere di sorveglianza che possano far desistere eventuali malintenzionati con la loro presenza.

Ad ogni modo, sempre di più questo sistema viene eluso da maschere o altri sistemi di camuffamento adoperati dai malviventi i quali decidono ugualmente di proseguire nel loro intento nonostante la presenza delle telecamere.

Le Inferriate apribili

Se sei alla ricerca di una soluzione veramente efficace ed in grado di garantire una protezione assoluta da qualsiasi tentativo di intrusione in casa, le inferriate apribili rappresentano la prima scelta per te soprattutto se abiti al piano terra.

Queste robuste inferriate realizzate in ferro sono infatti molto resistenti e dunque particolarmente difficili da superare per qualsiasi malvivente, i quali notoriamente hanno soltanto pochi minuti a disposizione per entrare ed uscire con la refurtiva e per tale motivo preferiscono sicuramente spostare le proprie attenzioni su altri appartamenti in cui un sistema di questo tipo non sia presente.

Esistono inoltre le inferriate fisse che vanno collocate sulle aperture come le finestre: queste, a differenza di quelle apribili, non possono essere aperte e chiuse a piacere e rappresentano una barriera fisica che sicuramente può mettere in sicurezza ogni finestra.