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Mutui: in 2 anni la rata a tasso variabile aumenta, italiani in difficoltà

Nel biennio 2022-2023 i 95 miliardi di mutui erogati a tassi più elevati rispetto al recente passato hanno fatto quasi raddoppiare il tasso medio delle consistenze, superando il 3%.
Un effetto accentuato dalla quota di mutui a tasso variabile, che hanno registrato un picco tra settembre 2022 e febbraio 2023.

Questa situazione ha portato molte famiglie ad avere problemi con la gestione della rata del mutuo. Tra il 50% degli italiani maggiorenni con almeno un finanziamento in corso uno su quattro teme nel 2024 di avere difficoltà a rispettare regolarmente il rimborso delle rate.
Emerge dall’Osservatorio SalvaLaTuaCasa di Save Your Home, realizzato da Nomisma e presentato alla Camera dei Deputati.

Famiglie in bilico e insolventi

Le famiglie in bilico e quelle insolventi (il 16% delle famiglie analizzate), si trovano in una posizione di maggiore criticità.
Tra le famiglie in bilico, il 46% ha in corso un prestito finalizzato all’acquisto di un bene o servizio (famiglie insolventi, 44%), o un prestito legato a una necessità di liquidità (30% in bilico, 20% insolventi), o una rateizzazione di pagamento tramite carta revolving o dilazione Buy Now Pay Later (25% in bilico, 43% insolventi).

A fine 2023, a causa del prolungato incremento dei tassi di interesse, aumentano le famiglie che devono sostenere una rata più alta. Infatti, l’incidenza delle famiglie con una rata mensile, tra mutuo e credito al consumo, superiore a 700 euro è passata dal 27% al 40%.

L’impatto sulla qualità del credito

Le dinamiche più marcate e allarmanti sono legate agli incrementi delle rate dei mutui a tasso variabile, circa il 40% dei mutui attualmente in fase di rimborso.
La violenta risalita del costo del denaro in meno di due anni ha generato aumenti compresi tra il 35% e il 119% della rata mensile, con una conseguente contrazione del reddito netto residuo disponibile fino al 51%.

La potenziale criticità è destinata a permanere anche nel medio termine, in quanto le prospettive di riduzione del costo del denaro sono graduali e diluite nel tempo.
Malgrado il tasso di default delle famiglie sia complessivamente rimasto su livelli contenuti, in mancanza di soluzioni efficaci i tassi ancora elevati possono impattare sulla qualità del credito.

L’aumento dell’Euribor si riflette sul mercato delle aste

Storicamente, l’aumento dell’Euribor a 3 mesi si traduce in un aumento dei crediti deteriorati con un ritardo temporale di 12-18 mesi. Di conseguenza, il significativo aumento dell’Euribor desta preoccupazioni, se non sarà affiancato da interventi efficaci di supporto.

Una situazione che si rifletterà probabilmente anche sul mercato delle aste immobiliari, stimate per il 2024 tra 160mila/180mila (+12% vs 2023).
Le aste, però presentano molte criticità e inefficienze, con macro-costi per il sistema pubblico e le famiglie escusse. I prezzi di aggiudicazione arrivano infatti a dimezzare il valore dell’immobile, mentre la lunghezza e l’onerosità dei procedimenti riducono ulteriormente il ricavato effettivo, lasciando ampie quote di scoperto a danno di creditori e debitori.

Lavoro: i consigli dell’head hunter per il CV perfetto

Per cercare lavoro il curriculum vitae è fondamentale. Perciò, è importante che sia scritto in maniera efficace, incisiva (non dovrebbe superare due pagine) e coerente con la posizione a cui si aspira. Parola di Salvatore Caruso, Executive manager di JHunters, che insieme ad Adnkronos/Labitalia fornisce i consigli per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro.

“Quando si è agli inizi della propria carriera – spiega Caruso -, una pagina può essere sufficiente e permetterà al nostro cv di essere più di impatto. Il linguaggio deve essere chiaro e conciso, e ovviamente bisogna prestare attenzione all’ortografia e alla grammatica: errori di questo tipo potrebbero dare una cattiva impressione”.

Cosa non deve mai mancare

“Esistono – ricorda l’head hunter – tanti tipi di formati per creare un cv: non esiste un formato migliore, ma bisogna scegliere quello che ci permette di evidenziare le nostre competenze e qualità, e che sia coerente col tipo di ruolo per il quale ci candidiamo. La struttura del cv è importante per renderlo facile da leggere e comprendere”. Ma alcuni elementi devono essere sempre presenti in un curriculum.

Le informazioni personali, che riguardano la prima sezione del cv, devono essere concise e complete. A queste dovrebbe seguire una breve dichiarazione che riassuma gli obiettivi professionali.
“Se abbiamo già maturato esperienze lavorative devono essere riportate in ordine cronologico inverso, riportando il nome dell’azienda per cui abbiamo lavorato e il ruolo che abbiamo ricoperto”, puntualizza Caruso.

Non dimenticare le attività extracurricolari

Va poi presentato in maniera sintetica il percorso di studi, sempre in ordine cronologico inverso, evidenziando il titolo di studio conseguito, l’istituto e la data.

“Segue la sezione ‘Competenze’ – aggiunge Caruso -: qui è importante riportare le competenze, tecniche e soft, che fanno emergere come il nostro profilo professionale sia in linea con la posizione a cui si ambisce. Solitamente un cv si conclude con l’elenco delle attività extracurriculari e degli interessi. Non è una sezione fondamentale, ma può essere utile per far emergere alcuni tratti personali. La foto, invece, non è una scelta obbligata, ma inserire una foto sul cv può essere utile per completare una presentazione. In tal caso, preferire una foto in formato fototessera, che trasmetta serietà e professionalità”.

Quando l’head hunter è l’AI

Nella scrittura di un cv non è da sottovalutare, poi, l’impiego dell’Intelligenza artificiale da parte delle aziende per automatizzare i processi di selezione.

“Per fare in modo che il nostro cv possa essere efficace anche per i sistemi di AI è importante usare alcuni accorgimenti – continua Caruso -. Prima di tutto, bisogna usare un linguaggio semplice e diretto, in quanto i sistemi di AI faticano a comprendere il linguaggio complesso o figurato. Occorre poi inserire nel proprio cv le parole chiave specifiche, rilevanti per la posizione a cui ci si candida. È importante anche scrivere un cv di una lunghezza contenuta, in quanto i sistemi AI possono scansionare solo un numero limitato di parole”.

Benessere in azienda: nel 2024 sarà la priorità per dipendenti e imprese 

Secondo una ricerca condotta da Amajor, nonché la recente indagine di Cisl, Bibliolavoro e Sindacare, nel 2024il desiderio di benessere in azienda si affermerà come la massima aspirazione dei dipendenti. In risposta a questa tendenza, le aziende sono chiamate a ridefinire le proprie priorità e ad adottare strategie mirate al benessere dei collaboratori. Anche perché, stress e un clima tossico sono le cause principali dei licenziamenti volontari. 

Serve quindi porre al centro le persone, sostenere la riscoperta dei talenti, l’allineamento dei valori e la riorganizzazione aziendale. Ma anche, sostenere la connessione tra felicità e produttività.
Valorizzare le competenze interne e coinvolgere i dipendenti può non solo migliorare il benessere, ma anche aumentare il fatturato.

Ripartire dai valori aziendali e valutare il potenziale di ogni lavoratore

Sono cinque le attività suggerite da Amajor per promuovere il benessere in azienda. La prima è mettere i valori al centro della strategia di sviluppo, anche con la creazione di spazi dedicati, come le ‘design thinking rooms’, che favoriscono l’interazione e il confronto positivo. Organigrammi chiari e riunioni settimanali, invece, promuovono la diffusione pratica dei valori aziendali.

La seconda attività suggerita è creare un sistema che valuti il potenziale di ciascun collaboratore attraverso riunioni periodiche e trasparenti. Favorire momenti di ascolto e comprensione contribuisce al miglioramento della produttività e al benessere complessivo del personale.

Piani di sviluppo e formazione e coinvolgimento nelle iniziative aziendali

La terza attività riguarda l’utilizzo di un sistema di ascolto per creare piani di sviluppo condivisi. La formazione, vissuta come momento di crescita personale, diventa un catalizzatore per l’aumento dell’autostima e del benessere individuale.

La quarta verte poi sul coinvolgimento dei dipendenti nelle iniziative aziendali. Favorire l’attiva partecipazione delle risorse attraverso la creazione di nuovi progetti e team misti rompe con le dinamiche consolidate, e permette alle persone di sentirsi parte integrante dell’azienda, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi.

Ripristinare la cultura dell’errore

L’azienda deve poi attivarsi per promuovere una ‘cultura dell’errore’, ovvero rendere le risorse consapevoli che l’errore non è colpa, ma un’opportunità di apprendimento. Come? Incentivando i team a identificare e risolvere gli errori insieme, accelerando lo sviluppo e creando un senso più profondo di appartenenza e benessere.

La chiave per il successo nel 2024 sembra, quindi, essere una visione aziendale che mette le persone al primo posto, investendo nel loro benessere per favorire una crescita sostenibile e una maggiore produttività.

Bonus ristrutturazione, cosa copre e come avere accesso all’agevolazione?  

Il bonus ristrutturazione offre un vantaggio fiscale significativo a coloro che effettuano lavori in casa, consentendo loro di detrarre il 50% della spesa sostenuta, fino a un limite di 96.000 euro. Questa agevolazione è valida sia per i lavori eseguiti nel corso del 2023 che per quelli pianificati a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo. È fondamentale comprendere i costi ammissibili e gli adempimenti necessari per usufruire di questa opportunità. Il beneficio fiscale rappresenta un sostegno concreto per chi intende migliorare la propria abitazione, e il termine per usufruirne è fissato al 31 dicembre 2024, a meno di eventuali modifiche normative. Tuttavia, è importante notare che a partire dal 1° gennaio 2025, la percentuale di detrazione scenderà al 36%, con un limite di spesa ammesso di 48.000 euro per unità immobiliare. Coloro che intendono usufruire di questa agevolazione devono pianificare attentamente i lavori da eseguire e devono essere a conoscenza delle spese detraibili e delle regole da seguire.

Quali sono gli interventi agevolabili?

Il bonus ristrutturazione del 50% è valido per una vasta gamma di lavori, sia per le abitazioni singole che per i condomini. Questi includono interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, nonché lavori di ristrutturazione edilizia. Tra le spese detraibili rientrano, ad esempio, quelle per l’installazione o l’aggiornamento dei servizi igienici, la sostituzione di infissi o serramenti e la costruzione di scale interne. Il restauro e il risanamento conservativo coprono interventi come l’adeguamento dei solai o l’apertura di finestre, mentre la ristrutturazione edilizia comprende lavori più complessi come la demolizione e la ricostruzione nel rispetto della volumetria preesistente. Anche la rimozione delle barriere architettoniche e le misure di sicurezza, come l’installazione di porte blindate o grate sulle finestre, rientrano tra le spese ammissibili.

Chi ne ha diritto?

Il bonus ristrutturazione è destinato a soggetti passivi IRPEF, compresi proprietari, usufruttuari, titolari di diritti d’uso, locatari, e imprenditori individuali. Anche i familiari conviventi e i conviventi possono usufruirne se sostengono le spese di ristrutturazione e ne sono intestatari mediante bonifici e fatture.

I documenti necessari

Per beneficiare della detrazione fiscale, è essenziale effettuare il pagamento tramite bonifico bancario o postale che riporti il riferimento normativo dell’agevolazione, il codice fiscale del beneficiario e la partita IVA (o il codice fiscale) del beneficiario del pagamento. Inoltre, per i lavori che comportano un risparmio energetico, come l’installazione di condizionatori o la sostituzione di infissi, è necessario inviare una comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori agevolati. È importante notare che con il decreto Cessioni n. 11/2023, la cessione del credito e lo sconto in fattura per i lavori avviati dal 17 febbraio 2023 sono stati aboliti. Pertanto, l’unico modo per ottenere lo sconto IRPEF è attraverso la detrazione fiscale, che avviene tramite la dichiarazione dei redditi e viene distribuita in dieci quote annuali di uguale importo. 

Condizionatori: salgono le temperature ma i costi scendono del 43%

È un vero sollievo per gli oltre 26 milioni di italiani che hanno un condizionatore in casa, e ancor più per i 2 milioni di proprietari che scottati dalla bolletta dello scorso anno non vorrebbero accenderlo. Se infatti le temperature iniziano a salire, la buona notizia è che i costi dei condizionatori in bolletta sono in discesa. Secondo l’indagine commissionata da Facile.it a EMG Different, quest’anno chi sceglierà di accendere l’aria condizionata dovrà mettere a budget il 43% in meno rispetto allo scorso anno, ovvero, circa 124 euro. Ma se il prezzo dell’energia quest’estate sarà più clemente, rimane importante fare attenzione a come si usa l’apparecchio, perché le cattive abitudini potrebbero avere un impatto negativo sulla bolletta. Facile.it ha realizzato un vademecum con alcuni consigli pratici per ridurre le spese, ma soprattutto gli sprechi, e risparmiare sul conto finale.

Classe energetica: migliore l’efficienza, minori i consumi

Se si vuole risparmiare prima di tutto è necessario scegliere con attenzione la classe energetica del condizionatore: migliore l’efficienza, minori i consumi. Meglio quindi optare per un modello di classe A o superiore, in modo da ridurre notevolmente il peso in bolletta. Passare da un condizionatore di classe B a uno di classe A++ significa infatti ridurre il costo di circa il 40% all’anno (circa 50 euro).
Occhio, però, alle etichette energetiche. Se a partire dal 2021 è entrata in vigore la nuova classificazione per molti elettrodomestici, la novità non ha ancora interessato il mondo dei climatizzatori. Chi ha un condizionatore datato può comunque sfruttare le detrazioni fiscali. Cambiando un vecchio impianto si può approfittare di bonus fino al 65%.

Con un modello inverter si risparmia fino al 30%

Scegliere la temperatura corretta sembra una banalità, ma non lo è. Impostare 6-8 gradi in meno rispetto all’esterno è l’ideale, e se l’apparecchio ne è dotato, meglio ancora usare la funzione di deumidificazione. Scelta che permette di alleggerire la bolletta fino al 13%. Valutare poi l’istallazione di un condizionatore inverter, che a differenza di quello tradizionale, una volta raggiunta la temperatura ideale rallenta la velocità del motore e funziona al minimo.
Questa tipologia di climatizzatore permette un risparmio energetico del 30% rispetto a uno standard.
In ogni caso, sottovalutare manutenzione dell’impianto e pulizia dei filtri può costare caro. Un apparecchio mal conservato fa spendere fino all’8% in più.

Non disperdere il fresco

Tenere le finestre aperte quando l’aria condizionatore è in funzione è una noncuranza che può rivelarsi dannosa. Per evitare sprechi di corrente (e denaro), quindi, è bene verificare che il fresco non venga disperso. Oltre a chiudere le finestre, è utile anche abbassare le tapparelle nelle ore più calde, e non lasciare aperte le porte delle altre stanze quando non necessario: questo, può incidere fino al 6% sui consumi.
E durante le ore notturne, in alternativa alla deumidificazione, è bene preferire la funzione apposita per la notte, oppure programmare in maniera sensata la temperatura e l’eventuale spegnimento dell’apparecchio. In questo modo, la riduzione degli sprechi arriva al 10%.

Serenità al lavoro: la leadership deve metterci testa e cuore 

Sfruttamento, mobbing, orari prolungati, carenza di periodi di riposo, stanchezza, mancanza di formazione e carriera: sono queste le cause più note dello stress dei lavoratori. L’OMS e l’Organizzazione internazionale del Lavoro (IOL) denunciano infatti l’elevata presenza di disturbi mentali e sindromi da stress negli uffici. Negli USA il 76% dei lavoratori dichiara di avere almeno un problema mentale in ufficio, e per il 90% la responsabilità spesso è dei datori di lavoro. Una proposta per un’azione sui luoghi di lavoro, a cura del Framework for Workplace Mental Health and Wellbeing statunitense, e pubblicata sull’Health & Fitness Journal dell’American college of sports medicine, parla chiaro: gli ingredienti base per una leadership attenta al benessere dei dipendenti sono due, la testa e il cuore. 

I 5 pilastri del benessere in ufficio

La proposta comprende i 5 pilastri necessari per ritrovare serenità ed equità tra leader, manager e dipendenti. Primo, attenzione alla sicurezza e alla protezione dei dipendenti, rendendo operative norme, politiche e programmi secondo i principi di diversità, equità, inclusione e accessibilità. Secondo, attenzione al supporto sociale, creando culture di inclusione e appartenenza, e coltivando rapporti di fiducia. Terzo, attenzione all’autonomia e alla flessibilità, consentendo una programmazione flessibile, e rispettando i confini tra tempo lavorativo e non lavorativo. Quarto, considerare la dignità e il significato del lavoro stesso. Come? Ad esempio fornendo un salario dignitoso, e costruendo una cultura di gratitudine e riconoscimento. E quinto, garantire opportunità di crescita, offrendo formazione, istruzione e monitoraggio di qualità, e promuovendo un accesso equo all’avanzamento di carriera

Limitare i pericoli nell’ambiente lavorativo

Se il lavoro ‘nobilita l’uomo’ stimolando le persone a crescere e fornendo risorse per prendersi cura della propria famiglia, dov’è il cortocircuito? “Il lavoro è di per sé un forte motore di salute e benessere, e allo stesso modo l’ambiente di lavoro, sia fisico sia psicosociale, può avere un impatto importante sul benessere fisico e mentale dei lavoratori – spiega Nico Pronk, docente e presidente della International association for worksite health promotion -. Se l’esposizione ai pericoli insiti nell’ambiente di lavoro è limitata, i lavoratori sono più protetti da incidenti e infortuni e se l’ambiente di lavoro è favorevole i colleghi possono affrontare con successo situazioni di stress”.

Una cultura orientata al benessere mentale

“Il benessere mentale e fisico in ufficio è legato strettamente ad ambienti di lavoro sicuri, sani e positivi dove le persone sentono di lavorare in modo produttivo – continua Pronk -. I benefici si estendono a tutti: datori di lavoro, dipendenti e famiglie”.   
Come si sostiene il cambiamento a favore della serenità? Con capi che usano la testa e il cuore,  riporta Ansa, insieme, “attraverso una leadership che si impegni in modo visibile e attivo per costruire una cultura orientata al benessere mentale – spiega Pronk – e per costruire una cultura di inclusione, apprezzamento e appartenenza”.

Sala per feste di compleanno: come scegliere quella giusta

Organizzare una festa di compleanno è un’esperienza entusiasmante, un giorno di quelli da ricordare a lungo.

Tra tutte le cose da considerare, scegliere la sala per feste  di compleanno giusta è certamente una delle decisioni più importanti.

Vediamo per questo di approfondire aspetti quali le diverse tipologie di sale per feste di compleanno disponibili, i servizi accessori, i vantaggi di noleggiare una sala, idee e consigli per organizzare una festa indimenticabile e come prenotare una sala per feste di compleanno.

Tipologie di sale per feste di compleanno

Esistono sale per feste di compleanno di diverse tipologie e dimensioni. Alcune sono grandi e spaziose, mentre altre sono più intime e accoglienti.

La scelta della sala giusta dipende dalle necessità e dalle preferenze personali. Ecco alcune delle più comuni tipologie di sale per feste di compleanno:

Ludoteche

Le ludoteche sono spaziose e adatte a feste di compleanno di bambini, prevalentemente. Sono di solito dotate di un grande spazio per ballare, un palco per la musica e bagni. Sono perfette per le feste di compleanno sia con pochi che con molti ospiti, soprattutto se si desidera organizzare una festa a tema.

Sale per feste in stile lounge

Le sale per feste in stile lounge sono più piccole e intime rispetto alle sale da ballo. Sono dotate di arredi confortevoli come divani, poltrone e tavolini da cocktail. Sono perfette per le feste di compleanno più informali e accoglienti.

Sale per feste con ristorante

Questo tipo di sale hanno spesso un ristorante interno e offrono un’esperienza culinaria completa. Sono dotate di tavoli e sedie e sono perfette per le feste di compleanno con un’attenzione particolare al cibo e alle bevande.

Sale con palestra

Per i ragazzi, ma anche a partire dagli 8/10 anni in poi, le location per feste con annessa palestra vanno sempre più di moda. Si tratta di strutture che consentono di festeggiare alla grande un compleanno avendo al tempo stesso la possibilità di divertirsi facendo dello sport. L’esempio tipico sono i trampoline park, strutture indoor con tappeti elastici che consentono di divertirsi saltando in sicurezza.

Servizi accessori

Oltre alla sala in sé, molte location per feste di compleanno offrono servizi accessori per rendere la festa ancora più speciale. Ecco alcuni dei servizi che potrebbero interessarti:

Catering

Il catering è un servizio che certamente potrebbe interessarti, sia nel caso di rinfresco che in caso di pranzo o cena. Il catering può offrire un menu personalizzato, un buffet o un servizio completo al tavolo.

Animazione

L’animazione è un servizio che può rendere la festa di compleanno ancora più divertente. I servizi di animazione possono includere giochi, musica dal vivo, spettacoli di magia, il truccabimbi e molto altro ancora.

Pacchetti tutto incluso

Molte sale per feste di compleanno offrono pacchetti tutto incluso che comprendono la sala, il catering, l’animazione e altre attività. Questi pacchetti sono convenienti e ideali per chi vuole organizzare una festa senza stress, lasciando che sia l’organizzazione ad occuparsi di tutto.

Idee e consigli per organizzare una festa di compleanno indimenticabile

Organizzare una festa di compleanno indimenticabile richiede certamente pianificazione e creatività. Ecco alcune idee che possono esserti utili per aiutarti ad organizzarne una perfetta:

Festa a tema

Scegli un tema per la festa di compleanno per renderla ancora più speciale. Alcune idee potrebbero essere quella di organizzare una festa tema dinosauri, una festa a tema supereroi o una festa a tema Disney in base alle preferenze del festeggiato.

Giochi e attività per gli invitati

Prepara giochi e attività per gli invitati per rendere la festa ancora più divertente. Alcuni esempi interessanti potrebbero essere la caccia al tesoro, il karaoke, un torneo di giochi da tavolo o una sfida di disegno con gli acqurelli.

Decorazioni

Le decorazioni possono fare la differenza in una festa di compleanno. Scegli decorazioni a tema per creare un’atmosfera festosa e accogliente.

Conclusione

In conclusione, scegliere la sala per feste di compleanno giusta può non essere semplicissimo, ma con un po’ di attenzione è possibile individuare quella perfetta che consentirà a tutti di trascorrere un bellissimo pomeriggio insieme.

L’FBI avverte: attenzione a ricaricare lo smartphone nei luoghi pubblici

Quando si è in viaggio e si ha bisogno di ricaricare il proprio smartphone, può essere tentati di utilizzare una delle numerose stazioni di ricarica pubbliche presenti in aeroporti, stazioni e centri commerciali. Niente di strano, per la maggior parte di noi. Eppure questo semplice gesto potrebbe rappresentare una mossa falsa e mettere in pericolo i nostri dati.

L’allarme lanciato via Tweet dall’FBI

L’allarme è stato lanciato addirittura dall’FBI. Il Bureau statunitense, infatti, ha recentemente postato un tweet molto chiaro. “Evita di utilizzare stazioni di ricarica gratuite negli aeroporti, negli hotel o nei centri commerciali”, ha affermato un recente messaggio twittato dall’ufficio sul campo dell’FBI di Denver. “I malintenzionati hanno escogitato modi per utilizzare le porte USB pubbliche per introdurre malware e software di monitoraggio sui dispositivi. Porta il tuo caricabatterie e il cavo USB e usa invece una presa elettrica”. In sintesi, la normale pratica di ricaricare smartphone, tablet o smartwatch potrebbe comportare seri rischi per la sicurezza dei nostri dispositivi. 

Quando la porta USB diventa accesso per i malware

Secondo quando diffuso dall’ente statunitense, i truffatori possono utilizzare queste porte USB per introdurre malware e software di monitoraggio sui nostri dispositivi, consentendo agli hacker di accedere alle nostre informazioni personali. La soluzione consigliata dall’FBI è quella di utilizzare il proprio caricatore e attaccarlo alle prese a muro dei luoghi pubblici o portarsi dietro un power bank. 

Gli utenti Android quelli più esposti al rischio

Anche se nessuno è al riparo da questi pericoli, sembra che siano più a rischio gli utenti Android. Va però ribadito che anche iPhone e iPad non sono invincibili a questo tipo di attacchi. L’FBI consiglia quindi di utilizzare il proprio caricatore e attaccarlo alle prese a muro dei luoghi pubblici, o meglio ancora l proprio power bank. Su iOS, è sempre fondamentale rispondere no alla domanda “autorizza questo computer o accessorio” quando si collega un iPhone o un iPad.

Il fenomeno si chiama “juice jacking”

Questo fenomeno .- il furto di dati attraverso il cavo di ricarica e la porta USB – è definito come “juice jacking”. Per saperne di più è possibile consultare le guide dell’FBI e della Federal Communications Commission. In generale, si consiglia di evitare le ricariche in luoghi pubblici e di prestare sempre attenzione alla sicurezza dei propri dispositivi. 

Perché è importante proteggere il proprio negozio con gli impianti di sicurezza?

Sia che tu sia un commerciante che ha appena aperto un nuovo negozio, o la tua attività esiste da tempo, sicuramente il garantire maggiore sicurezza ai tuoi locali è un argomento che ti sta a cuore.

 In entrambi i casi, è fondamentale che tu prenda in considerazione l’idea di far installare moderni impianti di sicurezza per proteggere il tuo lavoro.

Infatti, furti e le rapine possono avere un impatto devastante su ogni attività, sia in termini economici (dunque danni materiali) che per quanto riguarda la sensazione di frustrazione ed impotenza che in questi casi ci pervade.

Ecco perché è così importante prevenire questi episodi, senza considerare la perdita di dati per attività che a qualsiasi titolo lavorano con risorse in digitale (fotografie, documenti, archivi, etc.).

L’importanza della scelta del giusto sistema di sicurezza

Scegliere il giusto sistema di sicurezza per il tuo negozio può essere un compito non semplice, dato che ci sono molti fattori da considerare.

Innanzitutto, è importante valutare le tue esigenze specifiche in termini di sicurezza: queste possono variare in base al numero di finestre e accessi presenti in loco, ubicazione dell’attività commerciale (su strada, dentro un certo commerciale, in centro ma non al piano terra, etc).

Ad esempio, se il tuo negozio è situato in una zona ad alto rischio di furti, potresti voler considerare l’installazione di più sistemi di sicurezza contemporaneamente.

Chiaramente, è importante definire in anticipo il budget a disposizione così da poter individuare più rapidamente  i sistemi di sicurezza in linea con le proprie possibilità finanziarie.

Per fortuna, ci sono diverse soluzioni di sicurezza per ogni tipo di budget, quindi non ti sarà difficile trovare qualcosa che si adatti alle tue possibilità di spesa.

I furti in negozio sono una realtà

Purtroppo, i furti in negozio sono una realtà diffusa in tutta Italia, da Nord a Sud. Anche se il tuo negozio è situato in una zona “sicura”, ad esempio il centro cittadino, non puoi mai essere veramente certo che tali episodi non possano presentarsi.

I malviventi infatti, sono sempre alla ricerca di nuove opportunità e possono agire in qualsiasi momento, anche di giorno.

Pertanto, è essenziale che tu prenda le giuste contromisure che oggi adeguati sistemi di sicurezza possono offrirti, dispositivi progettati per proteggere il tuo negozio e tutto ciò che si trova al suo interno.

I sistemi di sicurezza possono fare la differenza

I sistemi di sicurezza possono dunque fare la differenza per quanto riguarda la protezione del tuo negozio e della merce che si trova al suo interno.

Oggi sul mercato ci sono diverse soluzioni disponibili, che vanno dalle telecamere di sicurezza agli allarmi con sensori di movimento, nonchè grate di sicurezza ed inferriate.

Mentre le telecamere di sicurezza fungono da deterrente, gli impianti di allarme con sensori di movimento servono a rilevare eventuali intrusioni all’interno di una attività commerciale.

Gli impianti con sensori di movimento

Quando un sensore di movimento viene attivato, viene inviato un segnale alla centrale di allarme, che può essere configurata per far suonare un allarme o per inviare un avviso ad un servizio di sorveglianza o al proprietario.

I sensori di movimento utilizzati negli impianti di allarme possono essere di diverse tipologie: tra le più diffuse ci sono quelli ad infrarossi, ad ultrasuoni o con sensori microonde.

I sensori ad infrarossi rilevano il calore emesso dal corpo umano, sono molto precisi e ad oggi tra i più utilizzati in assoluto.

 I sensori ad ultrasuoni utilizzano onde sonore ad alta frequenza per rilevare il movimento, sono comunque poco sensibili e potrebbero essere “disturbati” dal vento o dai suoni ambientali.

I sensori a raggi microonde sono simili a quelli ad ultrasuoni, ma utilizzano proprio delle microonde per rilevare il movimento. Sono meno sensibili ai suoni ambientali ma potrebbero essere disturbati da oggetti in movimento come foglie o insetti.

Questi sistemi possono essere personalizzati in base alle esigenze specifiche, come la possibilità di disattivare l’allarme con un codice, la possibilità di monitorare l’allarme da remoto tramite un’app per dispositivi mobili e l’integrazione con le telecamere di sorveglianza.

Le grate di sicurezza

Le grate di sicurezza rappresentano una soluzione davvero efficace per proteggere la tua attività commerciale.

Vengono realizzate in solido acciaio e possono essere anche apribili grazie a serrature di alta qualità, per consentire lo stesso livello di sicurezza in ogni momento.

Per questo motivo, le grate di sicurezza sono anche molto resistenti e difficili da forzare, quindi offrono una protezione efficace in grado di far desistere chiunque dal tentativo di attaccarle.

Tra l’altro le grate possono essere personalizzate in base alle tue esigenze per quel che riguarda colori e design, così da adattarsi perfettamente allo stile dell’edificio, oltre che del negozio.

Tutte queste opzioni possono contribuire a scoraggiare i ladri ed indurli a puntare la loro attenzione su altri obiettivi meno “protetti”.

Sicurezza e tranquillità d’animo

Alla fine, l’installazione di sistemi di sicurezza per il tuo negozio non è solo una questione di protezione, ma anche di tranquillità d’animo.

Sapendo che il tuo negozio è ben protetto, sarai in grado di concentrarti sulla tua attività senza preoccupazioni e non dovrai più spendere ingenti cifre in assicurazioni o vigilanza privata.

Pertanto, non esitare a mettere in sicurezza il tuo negozio e dormirai finalmente sonni più tranquilli.

Bando Nuova Impresa: 9,9 milioni di euro per rilanciare l’economia lombarda

Grazie al rifinanziamento del bando Nuova Impresa di Regione Lombardia, gestito dalle Camere di Commercio lombarde, per le imprese e i professionisti di nuova costituzione ci sono importanti novità. Salgono a 9,9 milioni gli euro a disposizione delle imprese, e dal 4 aprile possono presentare la domanda anche i lavoratori autonomi, le partite IVA, nuove aziende e professionisti. Regione Lombardia e il Sistema Camerale lombardo promuovono infatti la nuova edizione del bando Nuova Impresa per sostenere l’avvio di nuove imprese lombarde e l’autoimprenditorialità. E rilanciare l’economia lombarda anche per il 2022.

Al contributo possono accedere anche lavoratori autonomi con partita IVA

Il bando mette quindi a disposizione quasi 10 milioni di euro per cofinanziare le spese per la costituzione e l’avvio di nuove imprese e partite IVA, acquistare beni strumentali, software e hardware, coprire canoni di locazione e coprire le spese generali e di comunicazione. Il contributo a fondo perduto è del 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo erogabile di 10.000 euro, per spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2022.
Le tipologie di nuove aziende ammissibili comprende ora anche i lavoratori autonomi con partita IVA individuale, oltre alle micro, Piccole e medie imprese lombarde del settore commercio, terziario, manifatturiero, e le imprese artigiane dei medesimi settori costituite a partire dal 1° gennaio di quest’anno, e che lo faranno anche nei prossimi 12 mesi.

“La Regione sostiene chiunque decida di aprire una nuova attività”
“Abbiamo deciso di strutturare questa misura dedicata ai lombardi che vogliono intraprendere una nuova sfida imprenditoriale – ha affermato l’assessore allo sviluppo economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi -. La Regione sostiene e continuerà a sostenere chiunque decida di aprire una nuova attività in Lombardia sin dall’inizio della propria sfida. Vogliamo continuare a essere la casa delle idee”.
Secondo il Presidente di Unioncamere Lombardia, Gian Domenico Auricchio  “Continua l’impegno congiunto di Regione e Camere di Commercio lombarde per favorire la creazione di nuove imprese e sostenerne la vitalità. Questo strumento di sostegno proseguirà fino ai primi mesi dell’anno prossimo così da incoraggiare adeguatamente anche le future iniziative imprenditoriali nella nostra regione”.

La domanda può essere presentata esclusivamente in modalità telematica

Le domande possono essere presentate esclusivamente in modalità telematica con firma digitale dalle ore 14.00 del 4 aprile fino alle ore 12.00 del 31 marzo 2023, tramite il sito webtelemaco.infocamere.it. Il testo completo del bando e le istruzioni per profilarsi e compilare la domanda sono disponibili sul sito di Unioncamere Lombardia.