Bonus ristrutturazione, cosa copre e come avere accesso all’agevolazione?  

Il bonus ristrutturazione offre un vantaggio fiscale significativo a coloro che effettuano lavori in casa, consentendo loro di detrarre il 50% della spesa sostenuta, fino a un limite di 96.000 euro. Questa agevolazione è valida sia per i lavori eseguiti nel corso del 2023 che per quelli pianificati a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo. È fondamentale comprendere i costi ammissibili e gli adempimenti necessari per usufruire di questa opportunità. Il beneficio fiscale rappresenta un sostegno concreto per chi intende migliorare la propria abitazione, e il termine per usufruirne è fissato al 31 dicembre 2024, a meno di eventuali modifiche normative. Tuttavia, è importante notare che a partire dal 1° gennaio 2025, la percentuale di detrazione scenderà al 36%, con un limite di spesa ammesso di 48.000 euro per unità immobiliare. Coloro che intendono usufruire di questa agevolazione devono pianificare attentamente i lavori da eseguire e devono essere a conoscenza delle spese detraibili e delle regole da seguire.

Quali sono gli interventi agevolabili?

Il bonus ristrutturazione del 50% è valido per una vasta gamma di lavori, sia per le abitazioni singole che per i condomini. Questi includono interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, nonché lavori di ristrutturazione edilizia. Tra le spese detraibili rientrano, ad esempio, quelle per l’installazione o l’aggiornamento dei servizi igienici, la sostituzione di infissi o serramenti e la costruzione di scale interne. Il restauro e il risanamento conservativo coprono interventi come l’adeguamento dei solai o l’apertura di finestre, mentre la ristrutturazione edilizia comprende lavori più complessi come la demolizione e la ricostruzione nel rispetto della volumetria preesistente. Anche la rimozione delle barriere architettoniche e le misure di sicurezza, come l’installazione di porte blindate o grate sulle finestre, rientrano tra le spese ammissibili.

Chi ne ha diritto?

Il bonus ristrutturazione è destinato a soggetti passivi IRPEF, compresi proprietari, usufruttuari, titolari di diritti d’uso, locatari, e imprenditori individuali. Anche i familiari conviventi e i conviventi possono usufruirne se sostengono le spese di ristrutturazione e ne sono intestatari mediante bonifici e fatture.

I documenti necessari

Per beneficiare della detrazione fiscale, è essenziale effettuare il pagamento tramite bonifico bancario o postale che riporti il riferimento normativo dell’agevolazione, il codice fiscale del beneficiario e la partita IVA (o il codice fiscale) del beneficiario del pagamento. Inoltre, per i lavori che comportano un risparmio energetico, come l’installazione di condizionatori o la sostituzione di infissi, è necessario inviare una comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori agevolati. È importante notare che con il decreto Cessioni n. 11/2023, la cessione del credito e lo sconto in fattura per i lavori avviati dal 17 febbraio 2023 sono stati aboliti. Pertanto, l’unico modo per ottenere lo sconto IRPEF è attraverso la detrazione fiscale, che avviene tramite la dichiarazione dei redditi e viene distribuita in dieci quote annuali di uguale importo. 

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