5G: Italia lenta, ma nel 2025 il valore del mercato potrebbe arrivare a 200 milioni

Durante l’ultimo anno si è assistito al consolidarsi di un quadro sempre più orientato a dare sostanza alla visione promessa dal 5G, con la conferma di un interessamento sempre più forte in ambiti come manufacturing e mobility. L’Italia, però, vede uno sviluppo di progetti molto lento, ma se le prospettive sono buone. Entro il 2025, nel caso in cui la quinta generazione di reti mobili sarà utilizzata solo per test tecnologici e parziale re-ingegnerizzazione di processi, il mercato industriale potrà valere 40 milioni di euro. Se invece l’offerta verrà strutturata, e il 5G diventerà lo standard per la connettività industriale e nel mondo business, il mercato potrà valere 200 milioni di euro. Sono alcuni risultati della ricerca dell’Osservatorio 5G & Beyond della School of Management del Politecnico di Milano.

Copertura DSS e Non Stand Alone

Secondo le analisi DESI 2022 e GSMA Intelligence, l’Italia sarebbe il paese con la maggiore copertura 5G in Europa, tra il 96% il 99,7%, contro il 65,8% della media. Questo, considerando la copertura con il DSS, che consente a un operatore telefonico di sfruttare lo spettro di frequenze del 4G anche per il 5G. Considerando solo la copertura 5G Non Stand Alone, l’Italia a fine 2021 risulta invece tra gli ultimi paesi in Europa (7,3%). Le azioni intraprese nei primi mesi del 2022 dovrebbero compensare almeno in parte questa situazione: gli investimenti degli operatori TLC hanno permesso di incrementare circa dell’80% la copertura della popolazione in NSA rispetto al 2021. Inoltre, con le risorse del PNRR, verranno colmate alcune lacune di copertura con nuovi siti, e verranno realizzati rilegamenti in fibra ottica per tutti i siti radiomobili ancora collegati in ponte radio.

Lo standard Open RAN e le reti private

“Gli ultimi 12 mesi sono stati molto importanti per lo sviluppo nello scenario globale del 5G, che ha consolidato la sua promessa di diventare la piattaforma di connettività e di sviluppo applicativo per un mondo connesso senza limitazioni di velocità, latenza, densità, affidabilità. – dichiara Antonio Capone, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio 5G & Beyond -. Sul lato tecnologico, si sono affermate alcune evoluzioni che già si erano intuite negli scorsi anni, come le architetture basate sulla disaggregazione delle funzioni della rete secondo lo standard Open RAN e le reti private, che già esistono in 4G, ma solo con il 5G diventeranno un’importante componente architetturale e strategica”.

I Cloud Provider

Dal punto d vista del mercato industriale “in USA sono entrati nel mondo del 5G privato i grandi player del cloud, con un approccio legato al loro modello di business, una mossa strategica che non può sfuggire ai nostri attori telco e a tutto l’ecosistema – continua Capone -, perché nei prossimi due-tre anni si giocherà la partita decisiva per il settore anche sulla base delle scelte che dovranno essere fatte in Europa sulla gestione dello spettro radio”.

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