Abili a gestire vita, lavoro e cucina: sono i Wonderful Changers

Angeli del focolare degli anni Cinquanta e Casalinghe disperate degli anni Duemila, fatevi da parte. Le cose sono cambiate, e ora tutti gli ambiti della vita – privata e professionale – si possono conciliare. Anche dedicando del tempo di valore alla cucina. Oggi sempre di più si afferma anche in Italia un nuovo profilo sociale, quello dei “Wonderful Changers” che amano sperimentare (51%) e adattarsi ai cambiamenti (53%): sempre più multitasking (62%), flessibili (58%) e determinati (56%), sono donne – e anche uomini – in grado di conciliare famiglia, lavoro e interessi personali (27%). Favorevoli all’aiuto della tecnologia (66%) e vogliosi di ritrovarsi a tavola con gusto e armonia, sempre più italiani e italiane adottano come stile di vita il Wonderful Changing, spinti dall’esigenza di dare un tocco di originalità alla propria vita a partire dalla cucina (65%), luogo ideale per uscire dalla routine quotidiana in modo semplice e veloce. È quanto emerge da uno studio condotto dall’Osservatorio Vorwerk per l’Italia, effettuato con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 1200 italiani di età compresa tra i 20 e i 50 anni.

Cosa dignifica stare bene?

Il concetto di benessere è oggi quanto mai ampio e articolato. In base ai dati della ricerca, per quasi 7 italiani su 10 (68%) significa trovare il giusto equilibrio tra casa e lavoro, riuscendo a dedicare così il tempo ideale per coltivare le proprie passioni, una caratteristica tipica dei Wonderful Changers. La percentuale sale (72%) se si prendono in considerazione solo le donne. Da notare come risulta piacevole, soprattutto alle donne (56%), anche ricevere un complimento a tavola: l’esperienza di preparazione dei piatti si traduce in una fonte di benessere. Per raggiungere questo benessere, emerge il bisogno di trovare “più tempo per i propri hobby” (61%) e “un aiuto ai fornelli” (55%). Una consistente percentuale (53%) avverte il bisogno di cambiare le proprie abitudini.

Il senso del cambiamento

L’analisi dà anche delle risposte alla domanda “cos’è il cambiamento?”. Per il 57% degli intervistati rappresenta un’occasione per sperimentare, altri lo percepiscono come un modo per migliorarsi (52%), mentre i più timorosi lo vedono come un rischio (49%). Questo cambiamento può avvenire principalmente fuori dagli ambienti che si frequentano solitamente (26%) oppure in uno dei luoghi forse più frequentati: la cucina (20%). Per che la cucina è la palestra privilegiata per il cambiamento? Perchè è il luogo dove si ha l’assoluta libertà creativa (65%), lo spazio ideale per sperimentare (49%), dove riscoprire sapori sani e cibi sostenibili (61%) e dove creare quell’effetto sorpresa (57%) attraverso piatti capaci di conquistare amici e famiglia. Infatti, la più grande soddisfazione in cucina per i Wonderful Changers consiste proprio nello stupire i commensali a tavola (68%), oltre a riuscire a preparare pietanze elaborate in poco tempo (61%). 

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